Alteriamoci è l’originale nome di un’associazione senza scopo di lucro, avente, come principale obiettivo, quello di offrire a soggetti disabili o diversamente abili, un insieme di servizi (formazione e consulenza) per favorirne l’inserimento nella società e nel sistema delle relazioni economiche, rimediando a condizioni di emarginazione e isolamento cui quei soggetti sono spesso costretti.
Alteriamoci ci ha offerto l’opportunità di progettare la sua immagine coordinata.
Ogni organizzazione (che persegua o meno finalità commerciali), rappresenta un’entità autonoma rispetto all’autore dell’iniziativa in cui consiste. E’ come se fosse dotata di una personalità propria che la distingue dalle altre organizzazioni concorrenti. Ma questa identità non si afferma automaticamente; bensì è il risultato di un lucido lavoro che, tenendo conto degli obiettivi che gli autori dell’iniziativa vogliono raggiungere nel tempo (ossia della “visione”), produce quella che viene definita immagine coordinata.
Perché l’immagine risulti coordinata e, di conseguenza, l’organizzazione stessa sia immediatamente riconoscibile, è necessario che tutti gli strumenti e i fenomeni comunicativi in cui l’immagine si articola siano legati tra loro da un rapporto di coerenza reciproca, da una continuità logico-rappresentativa. Tale coerenza afferisce agli elementi grafici che definiscono la simbologia dell’organizzazione: un’immagine coordinata di successo ha il carattere dell’uniformità degli strumenti figurativi in cui consiste. Partendo dal logo, definendone le caratteristiche (colori, forme, caratteri tipografici), seguendo le regole anzi enunciate, abbiamo impostato la presentazione grafica di tutti gli strumenti successivi: brochure, carta intestata, busta da lettera, biglietti da visita, gadget, sito web.